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I Farmaci LASA (Look Alike-Sound Alike)

La progressiva immissione sul mercato di Farmaci aventi confezioni simili, LASA (Look Alike – Sound Alike), ha richiesto una maggiore attenzione per il loro possibile confondimento non solo da parte degli operatori sanitari, ma anche da parte dei pazienti.

Uno scambio accidentale al momento della consegna del farmaco in farmacia, o del prelievo per la somministrazione in ospedale, piuttosto che dell’assunzione da parte del paziente a casa, può avere gravi conseguenze sulla salute, soprattutto quando le azioni farmacologiche dei farmaci confusi sono completamente diverse.

Specifiche attività di farmacovigilanza nazionali, regionali e aziendali, vengono effettuate per rendere tali eventualità, prevenibili ed evitabili (eventi che vanno differenziati dalle reazioni avverse ai farmaci, legate al farmaco stesso).

Cosa significa farmaci LASA (Look Alike-Sound Alike)

I farmaci che si assomigliano o per il nome o per l’aspetto delle confezioni e che per questo possono essere facilmente scambiati, vengono genericamente definiti “farmaci LASA”, acronimo dell’espressione inglese “Look alike, Sound alike”.

Un primo elenco di similitudini è stato elaborato a partire da novembre 2008, da un apposito gruppo di lavoro, incaricato dal Ministero della Salute sulla base di oltre un migliaio di segnalazioni provenienti soprattutto da ospedali e distretti sanitari, farmacie di comunità, nonché da pazienti e medici di famiglia.

Obiettivo di questo gruppo di lavoro è stato quello di  studiare le modalità con cui gli errori si determinano per formulare poi raccomandazioni ai diversi professionisti coinvolti.

La metodologia utilizzata per la raccolta delle segnalazioni ha previsto l’attivazione sul sito web del Ministero di una specifica sezione dedicata al Progetto “Farmaci LASA e Sicurezza dei pazienti” (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=2459&area=qualita&menu=sicurezza) nella quale, oltre ad essere descritti gli obiettivi del progetto, è stata resa disponibile una casella di posta elettronica (terapiaesicurezzapazienti@sanita.it) riservata alla ricezione di tutte le informazioni correlate alla sicurezza nell’uso dei farmaci LASA.

La Classificazione

Tutte le segnalazioni sono confluite in un database e sono state oggetto di analisi statistiche, che hanno permesso di calcolare i tassi di prevalenza dei farmaci LASA rispetto al totale delle segnalazioni positive pervenute.

L’indagine effettuata ha evidenziato che il rischio maggiore di confondimento deriva dal fatto che medicinali diversi hanno confezioni simili tra di loro nell’aspetto.

Le aziende produttrici tendono infatti a rendere maggiormente riconoscibili i loro prodotti, immettendoli sul mercato in confezioni che ripropongono i colori e la grafica aziendale e che possono perciò essere confusi.

La seconda fonte di errore è rappresentata dalla similitudine del nome, come suono o come grafica: ad esempio, Zimox e Diamox, Zoloft e Zoton, Cipralex e Ceporex, Feldene e Teldane.

Inoltre succede che le aziende produttrici usano uno stesso brand, o parte di esso, per identificare una gamma di prodotti diversi (es. Buscofen, Buscopan).

Molto eloquente a questo proposito è il caso delle numerose segnalazioni di assunzione impropria per via orale della soluzione Tantum Rosa, un antinfiammatorio a base di benzidamina destinato a lavaggi vaginali, evidentemente scambiato per il noto colluttorio Tantum Verde.

Le segnalazioni si sono intensificate in coincidenza con il passaggio del Tantum Rosa a prodotto da banco, che assunto per via orale ha causato fortunatamente problemi di lieve entità.

Questo caso dimostra quanto sia importante che anche il paziente riceva informazioni che non diano adito a fraintendimenti, soprattutto per i prodotti di libera vendita. In seguito ai risultati dello studio, il Ministero della Salute ha formulato una serie di raccomandazioni che interessano tutti gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del farmaco (medici, farmacisti, direzioni sanitarie degli ospedali ed infermieri).

Altre Forme Di Errori

Altra fonte di errore può derivare da una errata interpretazione della prescrizione e in tali casi il coinvolgimento attivo del paziente circa la terapia assunta in precedenza o, in alternativa, il colloquio diretto con il medico prescrittore, possono fare chiarezza.

Indubbiamente l’uso della prescrizione informatizzata consentirebbe una più sicura e agevole dispensazione dei farmaci.

A tal proposito l’Ufficio di Farmacovigilanza dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nel Maggio 2014 ha rilasciato una nota informativa importante sulla corretta prescrizione e dispensazione ai bambini, di medicinali contenenti budesonide come sospensione da nebulizzare, a seguito della segnalazione di un possibile rischio di confusione nella forma farmaceutica e nella relativa dispensazione da parte del farmacista.

Occorre infatti evidenziare che sono presenti sul mercato più prodotti medicinali contenenti budesonide in fiale per aerosol e che alcuni di essi riportano nella denominazione la quantità di principio attivo espressa in mg (0,25 mg e 0,5 mg) su unità di volume (1 ml), mentre altri riportano la quantità doppia di principio attivo (0,5 e 1,0 mg), riferita però al volume totale del contenitore che è di 2 ml.

In entrambi i casi, le confezioni contengono 20 contenitori monodose da 2 ml.

Alla luce di quanto detto AIFA ha raccomandato ai medici di specificare sempre, all’atto della prescrizione nei bambini, il dosaggio di budesonide per unità di volume, ad es. budesonide 0.25 mg/ml, in accordo con la posologia pediatrica e ai farmacisti, all’atto della dispensazione, di prestare attenzione alle prescrizioni pediatriche di budesonide, in particolare, alla quantità del principio attivo prescritta, in riferimento al volume.

Quali interventi per ridurre gli errori legati ai farmaci LASA?

Alle aziende produttrici viene chiesto di valutare attentamente i nomi di fantasia che vengono attribuiti ai loro medicinali, evitando quelli che potrebbero essere confondenti.

Ai medici viene chiesto di scrivere in modo chiaro e leggibile le prescrizioni di farmaci.

Ai farmacisti viene chiesto di prestare attenzione alla dispensazione di farmaci con confezioni simili, predisponendo misure preventive per evitarne lo scambio, e di attuare, assieme al medico prescrittore, un controllo dell’andamento della terapia farmacologica del paziente, verificando che abbia compreso la cura prescrittagli.

Naturalmente anche ogni cittadino/paziente riveste un ruolo importante: innanzitutto deve essere reso pienamente consapevole dei farmaci che gli vengono somministrati, delle motivazioni della prescrizione e delle modalità precise dell’assunzione.

E’ noto che le possibilità di errore aumentano in modo direttamente proporzionale al numero di farmaci assunti e all’età dei pazienti: sono quindi gli anziani i più esposti al rischio di errori terapeutici ed è su questi soggetti che è opportuno concentrare maggiormente gli sforzi avendo cura di fornire tutte le informazioni necessarie.


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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Professione Farmacia del Dr. Luca Pasina. CONTATTACI SUBITO per avere la versione integrale della lezione del Dr. Luca Pasina

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