Welfare culturale e salute mentale
La salute mentale è un pilastro fondamentale del benessere generale di una persona. Influenza la qualità della vita e la capacità di affrontare le sfide quotidiane.
Negli ultimi anni, un numero crescente di studi ha evidenziato l’efficacia della cultura e delle arti nel migliorare la salute mentale, proponendo soluzioni innovative che integrano le tradizionali pratiche mediche.
Recentemente, un evento tenutosi a Torino “La cultura come risorsa per la salute. Salute & Cultura – L’altra dimensione della cura” ha messo in luce l’importanza del welfare culturale nella promozione del benessere psicologico.
La scienza dietro l’arte
L’evento ha visto la partecipazione di esperti di fama internazionale che hanno illustrato una panoramica delle ricerche che collegano le arti alla salute.
Gli studi scientifici confermano che la partecipazione ad attività culturali e artistiche può avere un impatto significativo sulla salute mentale.
Questo dato si basa su oltre 10mila studi scientifici, di cui più di 3mila sono studi clinici randomizzati e centinaia sono revisioni sistematiche e metanalisi.
La quantità di prove scientifiche è tale da giustificare l’inclusione sistematica della cultura nei percorsi di salute pubblica.
Benefici della cultura sulla salute mentale
La cultura e le arti offrono numerosi benefici per la salute mentale, che vanno dalla riduzione dello stress e dell’ansia al miglioramento dell’umore e della qualità della vita.
Attività come la musica, il teatro, la danza e le arti visive non solo forniscono un mezzo di espressione personale, ma possono anche promuovere l’inclusione sociale, migliorare le competenze comunicative e favorire il benessere emotivo.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un report che sintetizza le ricerche dal 2000 al 2019, evidenziando come le arti possano prevenire malattie e gestire la salute.
Questi studi dimostrano che le attività culturali possono ridurre i sintomi di depressione, ansia e stress, migliorando la qualità della vita delle persone coinvolte.
I problemi nell’implementazione
Nonostante l’ampia evidenza scientifica, l’integrazione sistematica delle attività culturali nei percorsi di salute è ancora difficile. Uno dei principali ostacoli è la mancanza di formazione dei medici su queste metodologie.
La cultura e le arti non sono ancora viste come strumenti validi nella pratica clinica tradizionale, e molti medici non sono consapevoli del loro potenziale terapeutico, specialmente in ambiti dove i farmaci non sono disponibili.
Inoltre, esiste un problema di risorse. Integrare le arti nella cura della salute mentale richiede investimenti che spesso non sono disponibili.
Tuttavia, in alcuni casi, soluzioni creative e a basso costo possono fare la differenza. Ad esempio, l’uso della musica durante le procedure mediche può ridurre l’uso di analgesici, migliorando l’esperienza del paziente e riducendo i costi sanitari.
Un esempio concreto dell’efficacia delle arti nella salute mentale è il progetto “Music and Motherhood”. Il progetto, basato su incontri di canto di gruppo per madri con sintomi di disagio emotivo postnatale, è stato sperimentato in Italia, Danimarca e Romania per valutarne la fattibilità e l’impatto in diversi contesti culturali.
Questo progetto ha coinvolto consultori familiari in Italia, supportando donne con sintomi di depressione post partum attraverso il canto di gruppo. I risultati sono stati sorprendenti, mostrando miglioramenti più rapidi rispetto ad altri approcci tradizionali.
La prescrizione sociale
La prescrizione sociale, praticata da molto tempo nei paesi nordici e anglosassoni, è un esempio di come le risorse culturali possano essere utilizzate per migliorare la salute mentale.
Questa pratica consente ai professionisti sanitari di indirizzare i pazienti verso attività culturali e sociali che rispondono ai loro bisogni emotivi e sociali, migliorando la loro salute e benessere generale.
In Italia, con il patrimonio artistico disponibile, esiste una rete di servizi culturali che sarebbero già pronti per essere utilizzati in questo contesto.
Luoghi che possono diventare punti di riferimento per la prescrizione sociale, offrendo programmi culturali che migliorano il benessere psicologico dei partecipanti.
Il futuro della cultura nella salute mentale
Per realizzare appieno il potenziale delle arti e della cultura nella promozione della salute mentale, è necessario un cambiamento nelle politiche sanitarie e nella formazione dei professionisti.
Il CCW-Cultural Welfare Center rappresenta un passo importante in questa direzione. Questo centro italiano di ricerca ha lo scopo di valorizzare e rafforzare le esperienze che integrano cultura e salute, stimolando la ricerca e l’innovazione promuovendo un dialogo che coinvolge esperti di diverse discipline.
Inoltre, è fondamentale che le istituzioni riconoscano il valore del welfare culturale e investano nelle risorse necessarie per promuovere la salute mentale attraverso la cultura.
Quello che emerge è che, l’integrazione della cultura e delle arti nelle pratiche di salute mentale non solo è possibile, ma è anche altamente efficace.
La partecipazione ad attività culturali offre un mezzo potente per migliorare il benessere emotivo e mentale, contribuendo alla prevenzione e al trattamento di disturbi psicologici.
Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, è necessario un cambiamento nelle politiche sanitarie, nella formazione dei professionisti e nel supporto finanziario. La collaborazione tra diverse discipline e settori sarà essenziale per promuovere un benessere integrato e accessibile a tutti.